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martedì 12 febbraio 2019
Cascata dello Schioppo - Frosinone
Questa
cascata con un bel parco annesso è stata dimenticata per anni e anni. Un luogo
storico della città che nel tempo era andato perduto. Molti anziani (tra cui
mio nonno) ricordano con orgoglio di come era limpida e abbondante l’acqua del
fiume Cosa, di come il fiume era per loro il mare non avendo le possibilità di
recarsi sul litorale laziale, di come molti è proprio qui che hanno imparato a
nuotare e di come era emozionante divertirsi sotto la cascata chiamata “lo Schioppo”
tra schizzi e salti nel limpido fiume a due passi dalle loro abitazioni. Le
associazioni ed i volontari che hanno risistemato tutta l’area hanno compiuto
un gesto enorme ed esemplare. Dopo anni di incuria, sono state ricreate le
condizioni per poter visitare questo luogo lungo il fiume Cosa che attraversa
Frosinone. Verde da fruire in una città che ne ha assolutamente bisogno. Tutto
grazie al sudore e alla volontà di semplici cittadini che hanno a cuore la
propria città.Il comune (che
dovrebbe pur fare qualcosa) spero intervenga ad aiutare le associazioni ma
soprattutto a bonificare con degli esperti la zona dello Schioppo che merita
davvero tanto, compreso il ponte Pio IX che è bellissimo ed antichissimo e non
può essere lasciato soffocare dalle piante e dalla noncuranza, altrimenti si
perde sicuramente un pezzo di storia del capoluogo ciociaro e un posto di
importante valore turistico. Lo merita
soprattutto la popolazione del Capoluogo della Ciociaria che ha “fame” di
luoghi dove poter rilassarsi, dove poter mescolare una buona dose di amore per
l’ambiente con la cultura. La natura e i nostri antenati ci hanno regalato
tutto ciò, bisogna solo saper ben gestirli per il presente e per il futuro. Sicuramente
c'è ancora molto da lavorare ma se adesso si può fare una piacevole
scampagnata, leggere un buon libro immersi nella natura sulla sponda del fiume,
partecipare a qualche evento in questa splendida oasi, a 2 minuti dal
Grattacielo di Frosinone, questo è solo grazie alle Associazioni di volontari.
Il mio
grazie va a loro.
In una tale
oasi incantevole, le Associazioni hanno installato delle panchine in legno,
ricavate con dei bancali, a due passi dalla cascata. Inoltre hanno riciclato un
vecchio frigorifero per trasformarlo in una graziosa mini biblioteca dove
potersi prendere un libro e leggerlo con il sottofondo della cascata e dei
suoni della natura. Hanno creato delle scale per arrivare fin sotto la cascata e
dei ponticelli in legno per poter attraversare il corso del fiume che in estate
purtroppo non è molto copioso. Inoltre hanno ripulito completamente l’area in
modo tale da poter anche affacciarsi direttamente dal muraglione della cascata
o passeggiare lungo una delle due sponde del fiume e poter osservare i numerosi
pesci presenti oltre, se fortunati, l’airone cenerino e svariati altri
volatili.
Può essere
una meta per una rilassante giornata estiva con pranzo al sacco, basta
rispettare la natura come ci ricorda giustamente un cartello all’inizio del
sentiero. Uno spazio
sicuramente adatto alle famiglie per poter trascorrere in sicura tranquillità
giornate all'aria aperta a due passi dal centro. Ebbene si, a
Frosinone a due passi dal cuore pulsante dalle vie principali dello shopping
(zona circostante Piazza De Matthaeis), esiste questo piccolo angolo di paradiso,
forse troppo poco conosciuto ma a dir poco fiabesco.
Per fortuna
negli ultimi mesi si sta registrando da parte dei Frusinati e non solo, una partecipazione via via sempre meno timida e così lo Schioppo è diventato luogo
d’incontro di artisti, intellettuali, amanti della natura, giovani e meno
giovani che hanno deciso di ridare vita al fiume.
La storia della Cascata dello Schioppo
Ma come era
la zona dello “Schioppo” in passato?Pensare che
fino a non molto tempo fa questo era un luogo amatissimo dagli abitanti che lo
usavano come spiaggia: qui c’era una antica mola fin dal 1870, il salto infatti
non è naturale ma artificiale, utilizzato per convogliare le acque del Cosa e
trattenerle con una chiusa che una volta aperta le liberava, da qui “Lo Schioppo”. In questo luogo
magico si celebrava il rito della “comparanza” legato all’antico uso della
“comparanza di San Giovanni Battista”, simbolo della fedeltà. Era quindi uso nel passato giurarsi fedeltà tra promessi nel solstizio
d’estate, il momento magico in cui il Sole si sposa con la Luna, in riva al
Cosa. In questo posto suggestivo, alla presenza di testimoni, con lo scambio di
fiori per favorire la fortuna dell’unione della coppia ci si giurava fedeltà.
Si usava in questa notte immergersi nelle acque del fiume atte a guarire e
fecondare e si raccoglievano erbe ritenute magiche per effettuare incantesimi.
Inoltre in
questo bellissimo posto troviamo anche la bella costruzione neoclassica che
ospitava l’impianto idraulico voluto da papa Pio IX (al sec. Giovanni Maria
Mastai Ferretti) su consiglio del Cardinale de Mérode, per fornireacqua
potabile ai cittadini del centro storico, stremati da epidemie e difficoltà di
ogni genere.Nel corso
del suo viaggio in Ciociaria, nel maggio 1863, il papa annunciò il suo impegno finanziario
ai cittadini radunati sotto il palazzo della Delegazione (oggi Prefettura). Il
Comune poté così installare la “Fontana a macchina”(1869), nei pressi della
Mola Nuova.Purtroppo
l’insufficienza della portata idrica dell’acquedotto costrinse le donne
ciociare a recarsi ancora al fiume per prendere acqua e così fu fino agli anni ‘50
del Novecento prima del lento abbandono.
Come sarà la Cascata dello Schioppo?
Obiettivo
futuro? Recuperare uno spazio dalle innumerevoli potenzialità, riqualificare l’area
anche dal punto di vista storico-culturale oltre che ambientale e valorizzare
un bene comune con l’obiettivo di un riscontro turistico ed economico. Questo
deve essere l’obiettivo della Città di Frosinone per la “Cascata dello
Schioppo”.
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